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I pazienti ripongono la loro fiducia negli operatori sanitari, sperando che questi mantengano al sicuro le loro informazioni personali e mediche. L’avvento della tecnologia ha reso la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti più facile ed efficiente.

WhatsApp è una delle app di messaggistica istantanea più popolari utilizzate per comunicare tra operatori sanitari e pazienti. Tuttavia, le recenti controversie sui problemi legati alla privacy hanno sollevato dubbi sull’uso di questa app per la comunicazione con i pazienti.

In questo articolo parleremo dell’importanza della privacy e della riservatezza nella comunicazione con i pazienti, fornendo suggerimenti su come gestire tali aspetti.

Cos’è WhatsApp e come si usa nella comunicazione con i pazienti?

Ma si, usiamo WhatsApp! Questa applicazione di messaggistica istantanea gratuita consente agli utenti di inviare messaggi, effettuare chiamate vocali e video e condividere file e documenti. Un buon numero di operatori sanitari usa WhatsApp per comunicare in maniera facile e veloce. I pazienti possono inviare messaggi agli operatori sanitari per porre domande sulla loro salute, fissare appuntamenti o ricevere i risultati degli esami. Gli operatori sanitari possono usare WhatsApp per inviare promemoria ai pazienti, fornire informazioni sui farmaci o aggiornamenti sulle loro condizioni.

La recente controversia su WhatsApp e i problemi di privacy

Costanti sono le critiche sollevate a questa app, per le sue politiche sulla privacy. Nel gennaio 2021, WhatsApp ha annunciato che avrebbe aggiornato la sua politica sulla privacy per consentire la condivisione dei dati con Facebook, la sua società madre. L’annuncio ha suscitato preoccupazioni per la tutela dei dati personali degli utenti. Molti utenti erano preoccupati che le loro informazioni personali e mediche venissero condivise con aziende terze, portando molti operatori sanitari a mettere in discussione l’uso di WhatsApp per la comunicazione con i pazienti.

Ma allora come può essere gestito il flusso comunicativo Medico – Paziente?

        Alcuni consigli:

La versione “No Business” di WhatsApp non garantisce, tra le tante mancanze, il rispetto dell’art. 28 del GDPR in tema di responsabilità del trattamento dati. Nonostante entrambe le versioni (Business e non) utilizzino la crittografia end to end, per la versione scaricabile dai “No Business” non si garantisce per il titolare, l’effettivo controllo sui dati. Risulta infatti mancante, anche un accordo che decreti, in qualità di fornitore del servizio, il rispetto dei requisiti imposti dall’art. 28 GDPR e dalla normativa vigente, presente invece nella versione Business.

  • Evitare di inviare documentazione sanitaria tramite canali non specifici per tali finalità

Gli operatori sanitari dovrebbero evitare di inviare cartelle cliniche o risultati di esami, tramite WhatsApp. Dovrebbero invece utilizzare una piattaforma di messaggistica sicura progettata per la comunicazione sanitaria.

  •  Cancellare i messaggi dopo che sono stati letti

È buona prassi cancellare i messaggi dopo che sono stati letti per garantire che le informazioni sui pazienti non vengano memorizzate sul dispositivo del medico.

  • Utilizzare una piattaforma di messaggistica sicura

Gli operatori sanitari dovrebbero utilizzare una piattaforma di messaggistica sicura progettata per la comunicazione sanitaria. Queste  piattaforme sono conformi alle normative HIPAA e offrono ulteriori funzioni di sicurezza, come l’autenticazione a due fattori e la scadenza dei messaggi.

  • Limitare l’accesso alle informazioni sui pazienti   

solo a coloro che ne hanno bisogno per fornire assistenza. Devono inoltre utilizzare password sicure e l’autenticazione a due fattori per evitare accessi non autorizzati. 

  •   Formazione e sensibilizzazione del personale

 È necessario formare ed educare il proprio personale sull’importanza della privacy e della riservatezza nella comunicazione con i pazienti. Il personale deve essere istruito su come utilizzare piattaforme di messaggistica sicure e su come gestire le informazioni dei pazienti.

  •  Rivedere e aggiornare regolarmente le politiche aziendali

 I fornitori di servizi sanitari devono rivedere e aggiornare regolarmente le loro politiche sulla privacy e sulla sicurezza per garantire che siano aggiornate con le normative più recenti e le migliori pratiche.

Alternative a WhatsApp per comunicare in modo sicuro con i pazienti?

Esistono molte alternative a WhatsApp per comunicare in modo sicuro con i pazienti. Alcune di queste alternative includono:

·        Signal: applicazione di messaggistica sicura che utilizza la crittografia end-to-end ed è conforme alle normative HIPAA.

·        Thera-Link: piattaforma di teleterapia sicura progettata per la comunicazione sanitaria.

·        Doxy.me: piattaforma di telemedicina conforme alle norme HIPAA che fornisce videoconferenze e messaggistica sicure.

Seguendo anche questi piccoli suggerimenti, gli operatori sanitari potranno garantire un buon grado di sicurezza ai loro pazienti. Dobbiamo essere attenti e vigili quando si tratta di privacy e riservatezza, soprattutto in ambito sanitario. Dobbiamo comprendere le politiche delle app che utilizziamo e prendere le misure necessarie per mantenere riservate le nostre conversazioni.

Sei un Operatore sanitario ed hai bisogno di maggiore chiarezza su come trattare i dati personali e sanitari dei tuoi pazienti? Contattaci e ti aiuteremo a gestirli nel rispetto della normativa vigente.